Regolamento CAL 2

All’inizio della prova, ogni concorrente deve tassativamente essere sottoposto a verifica dell’identità (mediante controllo del microchip) e a verifica dell’equilibrio del carattere ai sensi dell’art. 20 del presente regolamento.

I cani potranno essere presentati solo dopo aver compiuto un anno di età. Se la prova non viene superata, potrà essere ripetuta dopo che sia trascorso almeno un mese. Se anche questa prova non venisse superata la si potrà ripetere un’ultima volta trascorsi almeno sei mesi dalla prima.

Per ottenere il rilascio del Cal2 i soggetti devono essere sottoposti con esito favorevole, ai seguenti esercizi:

  1. – Comportamento verso estranei inoffensivi

Il cane deve rimanere tranquillo di fronte a persone inoffensive.

Su indicazione del giudice il conduttore cammina con il cane al guinzaglio allentato e senza dare ordini.

Al passaggio di persone estranee inoffensive il cane deve rimanere tranquillo; così pure quando il conduttore avvicina od è avvicinato da estranei per stringere la mano, chiedere informazioni ecc. Il cane non deve essere toccato. Si deve aver cura che a questo esercizio sia conferita la maggiore naturalezza possibile.

  1. – Indifferenza allo sparo

Mentre il cane è in movimento, tenuto al guinzaglio allentato e senza comandi da parte del conduttore, vengono esplosi a salve due colpi di pistola (cal. 6) intervallati di circa cinque secondi. Il cane deve restare indifferente ai colpi senza intervento del conduttore. La distanza fra sparatore e cane deve essere circa 15 metri e la posizione dello sparatore laterale rispetto al cane. Il giudice potrà far ripetere gli spari per sincerarsi circa l’atteggiamento del cane. Il cane non dovrà dar segni di paura né reagire in maniera aggressiva pur interessandosi dell’accaduto. Il cane che dimostrasse paura allo sparo non potrà ottenere il “CAL” così pure in caso di reazione aggressiva.

  1. – Difesa del conduttore

Nel campo deve essere predisposto un nascondiglio ad almeno 25 metri dal punto di entrata del cane sul campo.

Dietro al nascondiglio viene nascosto il figurante munito di manica di protezione e bastone imbottito.

Su indicazione del giudice il concorrente entra in campo con il cane al guinzaglio, cammina verso il nascondiglio con il cane che deve avere un atteggiamento il più tranquillo possibile e dopo circa una decina di passi, su indicazione del giudice, toglie il guinzaglio al cane. Da questo momento lo può trattenere per il collare ed incitarlo in previsione dell’esercizio di difesa. Al segnale del giudice, il figurante esce dal nascondiglio ed effettua un’aggressione sul conduttore e sul cane minacciandoli con il bastone imbottito. È permesso incitare il cane da parte del conduttore, che però al momento dell’attacco dovrà fermarsi subito dopo aver liberato il cane.

Il cane deve reagire senza esitazione all’aggressione del figurante dimostrando dominanza e risolutezza e afferrare saldamente la manica a bocca piena. Dopo che ha afferrato la manica, il cane deve essere sottoposto da parte del figurante ad un breve trasporto. Durante l’azione il cane non deve in alcun modo essere colpito ma unicamente minacciato.

Il cane che non riesce a mantenere costantemente la presa della manica per tutta la durata dell’esercizio – purché non a causa di palese insicurezza – dovrà afferrare nuovamente la manica nonostante il figurante non abbia cessato la propria azione.

L’esercizio termina su indicazione del giudice il quale, nel valutare l’esercizio stesso, non deve tenere in alcun conto la cessazione dell’attacco che non deve essere inutilmente prolungato poiché sono soprattutto prese in considerazione la decisione e la prontezza di reazione del cane di fronte alla minaccia. La paura, la mancanza totale di aggressività e di presa della manica, l’indifferenza, sono sempre considerati fattori altamente negativi e portano all’interruzione della prova.

All’inizio della prova, ogni concorrente deve tassativamente essere sottoposto a verifica dell’identità (mediante controllo del microchip) e a verifica dell’equilibrio del carattere ai sensi dell’art. 20 del presente regolamento.

I cani potranno essere presentati solo dopo aver compiuto un anno di età. Se la prova non viene superata, potrà essere ripetuta dopo che sia trascorso almeno un mese. Se anche questa prova non venisse superata la si potrà ripetere un’ultima volta trascorsi almeno sei mesi dalla prima.

Per ottenere il rilascio del Cal2 i soggetti devono essere sottoposti con esito favorevole, ai seguenti esercizi:

  1. – Comportamento verso estranei inoffensivi

Il cane deve rimanere tranquillo di fronte a persone inoffensive.

Su indicazione del giudice il conduttore cammina con il cane al guinzaglio allentato e senza dare ordini.

Al passaggio di persone estranee inoffensive il cane deve rimanere tranquillo; così pure quando il conduttore avvicina od è avvicinato da estranei per stringere la mano, chiedere informazioni ecc. Il cane non deve essere toccato. Si deve aver cura che a questo esercizio sia conferita la maggiore naturalezza possibile.

  1. – Indifferenza allo sparo

Mentre il cane è in movimento, tenuto al guinzaglio allentato e senza comandi da parte del conduttore, vengono esplosi a salve due colpi di pistola (cal. 6) intervallati di circa cinque secondi. Il cane deve restare indifferente ai colpi senza intervento del conduttore. La distanza fra sparatore e cane deve essere circa 15 metri e la posizione dello sparatore laterale rispetto al cane. Il giudice potrà far ripetere gli spari per sincerarsi circa l’atteggiamento del cane. Il cane non dovrà dar segni di paura né reagire in maniera aggressiva pur interessandosi dell’accaduto. Il cane che dimostrasse paura allo sparo non potrà ottenere il “CAL” così pure in caso di reazione aggressiva.

  1. – Difesa del conduttore

Nel campo deve essere predisposto un nascondiglio ad almeno 25 metri dal punto di entrata del cane sul campo.

Dietro al nascondiglio viene nascosto il figurante munito di manica di protezione e bastone imbottito.

Su indicazione del giudice il concorrente entra in campo con il cane al guinzaglio, cammina verso il nascondiglio con il cane che deve avere un atteggiamento il più tranquillo possibile e dopo circa una decina di passi, su indicazione del giudice, toglie il guinzaglio al cane. Da questo momento lo può trattenere per il collare ed incitarlo in previsione dell’esercizio di difesa. Al segnale del giudice, il figurante esce dal nascondiglio ed effettua un’aggressione sul conduttore e sul cane minacciandoli con il bastone imbottito. È permesso incitare il cane da parte del conduttore, che però al momento dell’attacco dovrà fermarsi subito dopo aver liberato il cane.

Il cane deve reagire senza esitazione all’aggressione del figurante dimostrando dominanza e risolutezza e afferrare saldamente la manica a bocca piena. Dopo che ha afferrato la manica, il cane deve essere sottoposto da parte del figurante ad un breve trasporto. Durante l’azione il cane non deve in alcun modo essere colpito ma unicamente minacciato.

Il cane che non riesce a mantenere costantemente la presa della manica per tutta la durata dell’esercizio – purché non a causa di palese insicurezza – dovrà afferrare nuovamente la manica nonostante il figurante non abbia cessato la propria azione.

L’esercizio termina su indicazione del giudice il quale, nel valutare l’esercizio stesso, non deve tenere in alcun conto la cessazione dell’attacco che non deve essere inutilmente prolungato poiché sono soprattutto prese in considerazione la decisione e la prontezza di reazione del cane di fronte alla minaccia. La paura, la mancanza totale di aggressività e di presa della manica, l’indifferenza, sono sempre considerati fattori altamente negativi e portano all’interruzione della prova.